L'ITALIA AI MELONI

 

 

                                                             

Pancrazio, cosa pensi di questa povera Italia? Chiese un giorno di mezza estate Maurizio al suo amico, che se ne stava seduto al solito posto con aria annoiata.

Perché povera? Rispose scuotendosi dal torpore, abbiamo i meloni che in questa stagione sono buonissimi e costano poco. L’Italia è ricca, perché si accontenta di poco.

Pensi davvero che avere Meloni sia una risorsa per il Paese? Insistette Maurizio.

Meloni, sì. Meloni è scritto dappertutto sulla via della bonifica del Salinello, che una volta era la via delle puttane. Naturalmente si tratta degli annunci che mettono i vari coltivatori che si affacciano con le loro coltivazioni, su quella strada, in periodo di “tanga” dei meloni, per cercare di smaltire il surplus della produzione, al momento sovrabbondante. Trattandosi di prodotto molto deperibile, lo scambio avviene a prezzi stracciati, si possono acquistare 5 o 6 meloni a costo bassissimo, ma senza guardare al punto di maturazione di ogni singolo melone, per cui talvolta alcuni risultano sfatti, non appena portati a casa. Questa fu la risposta articolata e particolareggiata che dette Pancrazio-

Ma il susseguirsi dei cartelli, sempre più grandi con la scritta “MELONI”, non solo su quella strada, ma anche in aree urbane, non suscita inquietanti parallelismi con ciò che sta accadendo in Italia? Insinuò Maurizio, che aggiunse:

Sembra che al momento gli italiani stravedano per il Partito di cui la Meloni è segretaria e si teme che gli annunci trionfalistici della destra nazionale, con la ritrovata unità tra la Lega di Salvini, in difficoltà per il coinvolgimento con una presunta ingerenza russa nella caduta del Governo Draghi, Berlusconi resuscitato e lei stessa, portino effettivamente al prevalere nelle prossime improvvide elezioni di settembre della parte più retriva di questa Nazione.

Pancrazio si zittì meditabondo. Poi riprese:

I cartelli che invitano a comprare meloni, si mescolano dunque ai manifesti che inneggiano alla prossima vittoria della Meloni?

Questo lo stato dell’arte al momento attuale, annunciò Maurizio, in un’Italia post pandemica, ma mica tanto, impelagata nella guerra a fianco dell’Ucraina, che è in pieno svolgimento,  con il PNRR ancora tutto da fare e con l’acqua alla gola (altro che acquolina in bocca) per mille e più emergenze che è meglio non vedere, per non sentirsi male.

Una volta c’era un partito che predicava tanto peggio -  tanto meglio.  Oggi? Chiese enfaticamente.

Ora come ora, concluse amareggiato Pancrazio, mi sembra di aver capito che non sono i meloni a finire in bocca agli italiani, ma sono gli italiani che finiranno nella bocca della Meloni.

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