DISCREPANZA

 

 

                                                                      

Pancrazio come Socrate? Oppure, come qualcuno ha detto, come Sancho Pansa?

Ogni persona ha una propria individualità, disse Maurizio ed è inutile tentare di attribuire ad una i caratteri di un’altra. Il questo caso la cosa appare doppiamente impossibile, per la distanza, non soltanto chilometrica, fra i due prototipi proposti ed il nostro eroe, ma addirittura stellare, tra i due personaggi messi con lui a confronto, i quali si collocano, per motivi diversi, all’estremità di una ipotetica parabola iperbolica di pensiero.

Eh,…ehh… ehhhh! Esclamò Sebastiano, con un crescendo impressionante del tono di voce, ma è ancora Italiano?

Maurizio si arrestò e lo guardò sbalordito.

Ma chi? Chiese stizzito Socrate o Sancho Panza?

Ma chi se ne fotte!...ricambiò lo sguardo e seguitò: La tua lingua! Parli ancora Italiano, o che? Non mi ci stai facendo capire più niente!

Maurizio ci mise un poco a ricomporsi; poi si riprese, sorrise al suo amico barista, Come non detto, scusami, gli disse conciliante, era una mia farneticazione, solo che con questo Pancrazio non so più come fare: mi sorprende ogni giorno di più.

E la discrepanza del titolo?

Rappresenta la distanza che c’è tra Socrate e Panza.

Sebastiano ritornò dietro al bancone, poi si girò esitante, Mi stai prendendo per il culo, vero? Disse e si rivolse al nuovo cliente che non aveva ancora fatto alcuna ordinazione.

Caffè? Chiese con gentilezza estrema.

 

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