BEFFARDO

 

5 anni fa

 

BEFFARDO

'Beffardo' viene ovviamente da 'beffe'; prendersi beffe di qualcuno, vuol dire prenderlo in giro.

Monsignor della Casa insegna:

dicesi beffardo di "Chi si fa beffe, per uccellare ciascuno, non per ischerno o disprezzo, ma per piacevolezza".

Mai avevo trovato definizione più simpatica e gentile di questa, del maestro delle arti del comportamento cortese. Ed efficacemente esplicativa, fin nella figurazione (uccellare, piacevolezza).

 

C'èra prima qualcosa di gaio, nel parlar beffardo, che doveva divertire l'ascoltatore. Faceva parte di un mondo, quello dell'autore, in cui lo scherzo, anche pesante, era 'piacevole', doveva piacere.

Oggi non è più così, il termine 'beffardo' ha perso in piacevolezza ed ha acquisito altre qualità, tutt'altro che piacevoli; è più ruvido, sa di cinico, di cattivo, di crudeltà.

 

Un riso beffardo, nell'uso attuale, non è tale da ispirare simpatia, non diverte nessuno, è anzi fonte di malessere, deve fare male, deve graffiare. Ed infatti è insolente, irrispettoso, palesemente ostile.

Oltre al riso, abbiamo un parlare beffardo, un atteggiamento beffardo, di sfida.

 

'Beffardo' è sinonimo di "sardonico" che ha tutt'altra origine, questa volta addirittura geografica, proviene dalla Sardegna del tempo dei Nuraghi, ma viene usato indifferentemente. Sardonico però può essere solo il riso, che è innanzitutto un riso storto, innaturale, che vien fuori forzatamente, dopo aver assunto sostanze, come in antichità si diceva di una certa erba che nasceva in Sardegna, la quale, una volta mangiata, faceva contorcere le labbra in modo da sembrare un riso, ma era invece una smorfia, una convulsione che veniva prima di morire.

 

Gli autori antichi (Omero) parlano di un sacrificio rituale che nella Sardegna arcaica si faceva dei vecchi, offrendoli a Crono, immolandoli da una rupe e tutte le vittime avevano la bocca atteggiata a riso. Evidentemente mangiavano di quell'erba.

In medicina si conosce il riso sardonico come una contrazione della bocca associata ai sintomi del tetano.

Comunque, 'sardonico', oggi si usa per indicare sarcasmo amaro, maligno, derisorio con la volontà di offendere e provocare.

 

Nell'ampia gamma di atteggiamenti che si possono assumere nei confronti di qualcuno, o di un uditorio, o anche scrivendo, nei confronti di tutti i lettori, con l' uso di scherzi, giochi di parole, allusioni, e l'intento di divertire, far pensare, irritare o anche offendere per provocare una reazione, quello beffardo e quello sardonico, sono i più accentuati sul versante della cattiveria, della volontà di colpire.

 

In una immaginaria scala di valori, dal più offensivo al più garbato modo di esprimersi con intento burlesco, metterei al primo posto il sardonico ed il beffardo, e poi di seguito il sarcastico, e l'ironico.

L'ironia è un modo raffinato di prendersi gioco di qualcuno, al punto che la persona che ne è oggetto, trova in essa motivo di sollazzo e divertimento.

Il sarcasmo è già più urticante e non sempre gradito.

Oggi si fa un gran parlare della satira, per via di certi eccessi che si son fatti, nell'uso di espressioni molto sgradevoli, offensive di sentimenti sia religiosi, sia di altro genere, senza riguardi nei confronti di personalità e senza tener conto di situazioni di grande impatto emotivo , per cui si è chiesto da più parti maggiore moderazione

 

Si dimentica che la satira non è un atteggiamento, ma un modo di interpretare una realtà in modo arguto e pungente e spesso irriguardoso ed offensivo. Solo che è espressa in modo tale che chi ne è vittima, fa bene a non reagire, per non mostrare di esserne ferito, presa di posizione, questa, che potrebbe far credere all'avversario (perché di avversario si tratta in questo caso), di aver colpito nel segno.

"E' la satira, ragazzi!" si risponde dall'altra parte, per giustificare ed ammettere anche le forme più villane e francamente sgradevoli, di tale modo di esprimersi; d'altro canto, si ricorda che essa è nata in tempi antichi con intenti proprio di denuncia e sbeffeggiamento di tutto quanto di più sacro ed istituzionale potesse esistere.

28 dicembre 2016

 

 

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