DE RELIGIONIMBUS
E perché solo in bus, dovrei leggerlo? Chiese perplesso Sebastiano, o la N è in realtà una M e va letta alla teramana, dove ‘mbuss, vuol dire bagnato?
Pancrazio aveva passato il papillo che aveva trovato in biblioteca, all’amico barista, dicendogli che conteneva le prime idee che gli erano venute in mente, in merito al suo libro tutto da scrivere, ancora, sulla storia delle religioni.
Né in bus, né bagnato, qui si parla di cose serie. Sempre così, del resto, nessuno è indovino in casa sua, dicevano i latini ed avevano ragione. Prendi Gesù; per gli ebrei era l’ultimo de ciarlatani, ma egli, invece, era vissuto realmente, sai, mica aveva fatto finta…
Be’, su questo mi sembra che qualche dubbio esiste, mi pare, o no? Azzardò Seba. Le testimonianze finora accertate, parlano…
Tutte fesserei, caro Sebastiano. L’altro ieri il prof. Alex Barber ha scoperto delle carte che tolgono ogni dubbio: Gesù è nato il 25 dicembre dell’anno zero ed ha fatto resuscitare Lazzaro, che già puzzava da far crepare i morti. Mentre prima, l’unico testimone era Cesare Augusto, che però non l’aveva mai visto. Che mi vuoi raccontare che sulla croce è morto di freddo, perché l’avevano lascito esposto alla corrente?
Se tu hai notizie così fresche ed aggiornate, non dico più niente. Ma tu ‘sto libro lo scrivi lo stesso?
Certamente! Solo dovrò confrontare le idee del prof, con le mie e vedere quel che mi va e quello che non posso accettare, poi il resto è una passeggiata. Ad esempio, ti sembra possibile che alcuni suoi discepoli, ad Emmaus, tre giorni dopo la sua morte, pranzano con lui e non lo riconoscono? E che erano cecati? Il volto di Gesù non poteva essere cambiato di molto…sì, ammettiamo pure, le frustate, la corona di spine, la croce, quella morte orribile, ma, anche avessero avuto qualche dubbio, avrebbero mai potuto chiedergli la carta d’identità, magari col cip elettronico?
Allora, mi sa che ti vedremo poco, al Circolo? Avrai tanto da lavorare…
Avrei pensato, veramente, se sei d’accordo, di riservarmi un tavolinetto in fondo al bar, dove ogni giorno verrei a scrivere; in cambio ti farei leggere i capitoli in anteprima, mano a mano che li finisco e potrai anche farmi da correttore di bozze.
Grazie, caro Pancrazio per aver pensato a me e per un incarico così importante, ed impegnativo, ma io, purtroppo, proprio per questo, debbo dirti di no, con il bar aperto, non potrei…
Ma se sei quasi sempre senza fare niente! E poi, di giorno, va bè, ma di notte, dimmi cos’hai da fare di notte? Potresti darmi una chiave del bar e lavorare con me, tutta la notte.
I Protagonisti de "I Delitti del Bar Lume", serie TV
Ma ti pare! Non ci avevo pensato! Ma io la notte, ho più lavoro che di giorno! Ciò Silvana che mi aspetta e la ex fidanzata, che da quando non l’ho portata in vacanze alle Settechelles, non mi può vedere ed escogita in continuazione tranelli per farmela pagare…
Pace, pace, come non detto, vuol dire che lavorerò di notte, da solo…
A casa tua concluse decisamente Sebastiano.
Questo non me lo aspettavo, sai Seba? Avevo già ordinato un armadietto con serratura, per riporre le pile di fogli scritti. ‘Mbè, vuol dire che lo utilizzerai tu. Se mi dai il tuo codice fiscale, ti faccio intestare la fattura…
Vuoi che ti dica una cosa, caro Pancrazio? Tu oggi mi stai rompendo le scatole non poco. Delle due, una, o te ne vai con le buone, o chiamo la Polizia,
Gli amici si riconoscono nel momento del bisogno…
Sebastiano alzò la cornetta del telefono e cominciò a comporre il numero. Pronto, Polizia?
Ma Pancrazio era già fuori dalla porta a vetri rotante.
Questo è il Pancrazio che ci piace!
RispondiEliminaMbusse però solo li scrippelle, il libro teniamolo all'asciutto...
Vero,caro Valter.I libri, specialmente quelli da scrivere, si debbono tenere all'asciutto.
EliminaScusa se ti rispondo con tanto ritardo, ma ho avuto qualche problema. Speriamo che Pancrazio non ne abbia approfittato per farne una delle sue.