EFFLUVI

 

                                                                        

Non senti, caro Pancrazio, i dolci effluvi di deliziose aure, in questa stagione ricca di umori silvestri e muffe nobili e suoni arcani al margine dei boschi e nei ristagni e rivoli ove il muschio rigoglia tra foglie marcite che emanano spessi odori e vaporosi tepori…

Maurizio era estasiato da tanta bellezza ed una insolita vena lirica, un po’ per scherzo, un po’ per commozione sincera, lo portava a lasciarsi andare a poetare ingenuamente, mentre, insieme ai suoi amici, attraversava un tratto di bosco  fitto, dove, all’improvviso, si apriva una radura, dai colori particolarmente intensi e una fragranza eccezionale.

Cos’è che dovrei sentì, Maurì, i fiumi in questa stagione? Ma lo sai sì che il più vicino è a trenta chilometri da qui?  O sei convinto che con l’autunno s’avvicinano? In quanto ai cani, non aver paura, ho un rapporto bestiale con questo tipo di animali, non uno oserà avvicinarsi.

 

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                                                             Foto di Luciana del Grande

L’escursione in montagna di quei Brancaleoni dello Zibaldino, si annunciava prodiga di sorprese.

O Pancrà, ma tu capisci, vero, quello che ti si dice? Ho detto effluvi, non fiumi, effluvi di aure…ecco che hai rovinato la mia poesia.

E non sono fiumi gli effluvi? Senti come scorrono entro alvei invisibili…se sono anche auree, non so, qua non siamo nel Klondike e non so se ci sono cercatori d’oro col crivello, come nel Far West…

E la storia dei cani?

Avevo capito fare voci ai cani per farli stare zitti.

Pancrà, e la voce di Maurizio si fece grave, che tu voglia prendere in giro altri di noi, che magari pensano di stare sfottendo te, passi pure, ma tu, me vuoi fare fesso? Lo sai che ti leggo come un libro stampato, prima che tu apra bocca… 

Sentiamo, allora, gli effluvi che sono?

Da effluvium, spargimento, derivato da ex- fluere sgorgare da, Ti basta, o vuoi dell’altro?

Ed effluente che c’entra?

C’entra, che c’entra. Vuol dire che viene fuori, si propaga, si insinua, figurativamente insinuante.

Ma insinuante è maligno, malevolo…

E che differenza fa?

Che effluvio, quindi anche effluente, sono parole aggraziate, gentili e vanno utilizzate solo per determinate occasioni.

Effluente è parente stretto di affluente, ma mentre l’affluente, recitano i testi di geografia, “si getta nel…”, l’effluente, “fluisce, in…”, con dolcezza, con delicatezza.

Ma tu Pancrazio, ‘ste cose dove le vai a trovare?  Sei veramente certo di quello che dici? O non è che ti inventi le cose, per confonderci…non lo sai che tutto è relativo, nelle tue affermazioni, devi essere più accorto, sfumato…

Più paraculo (1), vuoi dire? Ma io seguiterò a parlare come mi pare.

Era per quel fatto di farci credere che tu…

Senti, io non ho intenzione di prendere per il culo (2) nessuno, tantomeno un santumergo dello Zibaldino. Io sono Pancrazio, no? Prendetemi per quello che sono…Uno, Nessuno e Centomila, dici che non sono originale, qualcuno l’ha detto prima di me? E chi se frega?

Senti che bell’aria oggi si diffonde su per i monti?

Sì ma non avvicinarti a quella carbonaia dismessa, emette ancora degli effluvi pestilenziali.

Non avevi detto che l’effluvio era sempre profumato?

Tutto è relativo, caro Maurizio. Possiamo dire quello che ci pare e subito dopo il contrario, bello, no?

Contento tu…

Sempre, per principio.

 

Nota dell'autore

 (1) , (2). Ogni volta che mi capita di mettere in bocca  a miei personaggi parole men che corrette, soffro perché penso che l'eventuale lettore possa rmanerne disturbato, infastidito. Se lo faccio, però, è perché in effetti, mi sembra che in determinate  condizioni e con certi personaggi, l'espressione volgare riesca ad esprimere con maggior acutezza ed immediatezza, il senso più profondo del discorso. 

Se questo è un cedimento ad una moda purtroppo generalizzata, me ne dispiaccio e chiedo scusa a quell'eventuale malcapitato lettore.

Commenti

  1. L'autunno infatti se ci addentriamo in boscaglie e lungo i fiumi oltre a mostrarci una ricca tavolozza di colori ci inebria di tanti odori.

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