AUGURI
Ciao Pancrazio, domani è il compleanno di Evelina. Ti faccio
i miei più cari auguri per tua figlia, tua moglie e te.
Per quanto riguarda mia figlia e mia moglie, ‘mbè, quelle
sono donne, si sa come sono, ma io che c’entro?
Inutile dirlo, con Pancrazio, anche quando volevi gratificarlo
per qualcosa, la strada era sempre in salita. Maurizio si pentì di aver parlato.
Perché non sei tu il padre? Gli scappò detto.
Allora Maurizio si allargò in una delle sue solite spiegazioni.
L’augurio che una persona rivolge ad un amico, o conoscente,
in genere è un atto formale di cortesia, col quale si intende dimostrare un
sentimento di buona volontà e disposizione nei confronti dell’altro, col fare
voti affinché qualcosa di vantaggioso si realizzi per lui. Ti auguro di
riuscire nell’impresa, ti auguro un buon compleanno, una buona Pasqua ecc.
Ho sentito dire da qualcuno che fare gli auguri equivale a
dire ‘’che tu possa aggiungere’’, cosa non l’ho capito, ma penso che si tratti
di denaro.
Questa è una balla, Pancrazio. Chi lo dice fa derivare la
parola dal verbo latino augere, che vuol, dire crescere, accrescere, cosa che
fa pensare agli auguri come alla speranza di accrescere le proprie sostanze o
le proprie fortune, ma non è questa l’etimologia della parola. La vera
etimologia è un’altra.
Viene dal sostantivo latino àugure, che vuol dire indovino.
Gli àuguri, presso i romani erano una categoria speciale di sacerdoti,
quelli che presso altre popolazioni, meno evolute dei romani erano chiamati
stregoni, addetti alle divinazioni, cioè alla interpretazione di segni che
potevano dare accesso alla comprensione del potere divino, tipo se un
avvenimento era di buono o di cattivo auspicio. Importante è sapere che essi
non prevedevano il futuro, ma interpretavano il presente, soprattutto riguardo
all’agire degli uomini, decidendo di volta in volta, se un certo comportamento
di un re, come pure di una persona qualunque, era grato al dioo no.
Berardo Taraschi al volante della sua Giaur 750
I segni potevano essere diversi dal volo degli uccelli,
all’osservazione delle viscere degli animali, allo studio dei movimenti dei
corpi celesti, ecc.
Dagli àuguri di ieri, sono discesi gli augùri di oggi. Gli augùri si fanno per propiziare che a taluno
venga del bene o che a talaltro accada qualcosa di brutto. Ti auguro di avere
una vita felice, oppure ti auguro di non trovare riposo nemmeno nella fossa, che
sarebbe il massimo delle maledizioni.
Oggi quando nelle ricorrenze di Natale, Pasqua e molte altre
incontrando amici e conoscenti, diciamo auguri, auguri, è chiaro che intendiamo
sempre augurare del bene.
Ciò nonostante è possibile anche il contrario, a te la malapasqua,
grida Santuzza a compare Turiddu, maledizione che si rivela fatale in quanto
poco dopo, lo stesso Turiddu viene, ucciso in duello dal suo rivale, compare
Alfio.
Nel 1949 si corse a Teramo la prima edizione della gara
automobilistica Circuito del Castello, riservata alla auto 750 di formula 3 che
ebbe un grande successo, soprattutto per la prestazione del corridore locale
Berardo Taraschi, che arrivò secondo, proprietario di un’attrezzata autofficina
nella quale aveva assemblato un modello di auto da corsa chiamato Giaur, formato
utilizzando parti di motori Ferrari e BMV, da lui modificate ed adattate.
La manifestazione poi si ripetè negli anni successivi, con
crescente successo di pubblico, Taraschi sempre presente e spesso vincente, per
oltre un decennio. Il circuito si svolgeva su un percorso in parte cittadino ed
extra urbano, di km 3 circa, ma impegnativo per le molte curve a gomito e la
presenza di alberi lungo buona parte del circuito.
Accadde, che alla 12 o 13 edizione, un concorrente in fase
di prove, ebbe un incidente mortale e la manifestazione fu annullata e mai più
ripetuta.
Anche qui intervenne il cattivo augurio.
Ma l’augurio non è un presagio. E’ uno speranza è un
desiderio. È la volontà dell’augurante, rivolta a far sì che all‘altro possa
venirgniene, di bene quasi sempre o di male ogni tanto.
Tornando a mia figlia, tu cose le auguri?
Del bene, assolutamente.
E a me e a mia moglie?
Che possiate godervi la presenza di vostra figlia per
moltissimo tempo.
E i soldi?
Quali soldi?
Quelli da aggiungere.
Ahhhh…Pancrà, facciamo così, ricominciamo daccapo… Domani
tua figlia compie gli anni?
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