VITA NOVA

Incipit vita nova, annunciò solennemente Mauritius, il giorno in cui il blockdown per la pandemia ebbe termine. Non che il morbo fosse del tutto debellato, ma insomma si poteva sperare che, continuando coll’osservare le regole di prudenza cui eravamo abituati, la maggiore circolazione di persone, non avrebbe dovuto comportare rischi maggiori di quanti non ne avessimo corso nel periodo di maggiore virulenza del…virus.

Ma insomma lo fai apposta, sempre con sto latino, lo fai per umiliarci a noi delle scuole basse. Si lamentò Pancrazio. E parla come t’ha fatto mammeta!

Comincia una vita nuova, si corresse Mauritius.

Perché, chi è nato? Questa volta era Sebastiano, che, contento della riapertura del bar, sebbene con la mascherina, per fare allegria, finiva col dare bordone al suo alleato/nemico Pancrazio, che scoppiò in una fragorosa risata.
L'olmo di Piazza Martiri. La foto è tratta dal diario di A. Topitti


Va bene, va bene, vi volete divertire ed è anche giusto. Oggi è un giorno speciale per tutti e anche per noi dello Zibaldino, che riapre i suoi battenti, all’ignoranza che qui da noi alberga perennemente, nonostante gli sforzi di buoni e virtuosi maestri.

Non io, per carità io sono e voglio essere uno degli ultimi e me ne starò tranquillo a vedere cosa succede con la conduzione di chi vorrà prendersi la briga di dirigere questo gruppo, abbastanza scapigliato, per non dire scostumato.

Avrete notato che tra di noi si nasconde una spia, una quinta colonna…

Ma, perché le altre quattro ‘n’do stanno?

Questa voce non mi è nota, argomentò come fra sé il buon Maurizio; l’accento romanesco, sollevava parecchi dubbi. Che fosse quell’Evaristo di cui ha parlato la spia…volevo dire quel tale che si fa chiamare Rimiratore, che da un po’ di tempo, sotto mentite spoglie, si è intrufolato in mezzo a noi e si è prefisso di farci le bucce su tutto quanto andiamo a dire. Non ci lascia cadere una parola in terra, tutte le afferra a mezz’aria e ce le ritorce contro.
Se non vado errando, se ne uscì un Pancrazio molto collaborativo, questa vita nuova comporterà qualche fastidio in più.

Ci mancava solo l’ebreo errante, adesso, disse Ottavio. E’ chiaro che dobbiamo stare molto attenti, niente più cazzate e vedrete che sto intruso lo smaschereremo. Qualche sospetto già ce l’ho. L’altra sera ho visto un tale che girava con uno strano cappello da pittore fiammingo, ma non ho fatto in tempo a parlarci, è andato via quasi subito, o si è camuffato diversamente sotto i nostri occhi.

Deve essere uno molto scaltro, convenne Maurizio e, quanto a sapere, ‘mbé, non so voi, ma a me mette un poco in imbarazzo: sembra che sappia molto più di quanto non voglia far credere. Per non fare brutte figure, sarà bene contare fino a dieci, prima di aprir bocca. Da oggi siamo tutti impegnati a tenere un comportamento più che corretto e a dare il meglio di noi. Se questo signore ha buon intenzioni, potremo anche cooptarlo con noi. Se invece viene qui solo per romperci le scatole e metterci in difficoltà, allora, troverà pane per i suoi denti, che ne dite?

Un’ovazione seguì il breve discorso di Maurizio e tutti vollero rassicurarlo sulla tenuta del gruppo e sulla strategia da applicare.

Io voto per Maurizio capo, dichiarò Pancrazio, altro che ultimo, deve seguitare a guidarci, sennò, noi da soli, senza il nostro paparino, dove potremmo andare? A me però non chiedete soldi, perché non intendo cacciare nemmeno un euro per la causa.

Ti ringrazio per la fiducia, rispose Maurizio, ma qui non c’è nessuna votazione.
Quanto ai soldi, qualcuno ti ha chiesto dei soldi?

Hai detto che vuoi fare una cooperativa con quel tale. I soldi qualcuno li dovrà pur mettere.

No, Pancrazio, non si tratta di fare una cooperativa. Ho detto che se Rimiratore viene qui per collaborare, allora lo potremo anche cooptare nel gruppo.

Mi assicuri che non c’è da pagare niente? Allora va bene.

Si dia inizio alla nuova vita, evviva…

A proposito, Sebastiano, tu sicuramente non hai fatto in tempo a fare rifornimenti per il bar, mentre sicuramente hai delle rimanenze che ti sono rimaste sul groppone con la chiusura imposta improvvisamente dal governo. Che ne dici se ti diamo una mano a smaltire un po’ delle bevande, soprattutto quelle alcooliche, che possono andare a male, in modo che da domani puoi riempire gli scaffali di merce nuova, appena arrivata? Gli amici sennò a che servono? Tira fuori tutto quello che hai e che va distrutto e noi ti libereremo da ogni fastidio.

Fate largo, ragazzi, lasciate passare Sebastiano e qualcuno lo aiuti a portare le bottiglie e i bicchieri.
Mi raccomando, la mascherina la toglieremo solo per il tempo strettamente occorrente a bere, ma dato che non finiremo per mo’, meglio tenere le distanze tra di noi e la mascherina tra una bevuta e l’altra.

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