PASQUA CON IL VIRUS

Penitenziatevi, penitenziatevi…la processione dei flagellanti, di notte, attraversa le strade deserte della cittadella medioevale. Bagliori sinistri di fiaccole accese rimbalzano, guizzando, sui muri delle case lungo il cammino, luci tremolanti di candele illuminano i volti spettrali dei penitenti che avanzano lungo la via, uomini con cappelli a larghe falde e barbe irsute, donne velate a lutto, di cui solo gli occhi spuntano vivi sotto gli scialli scuri, schiocchi di sferzate autoimposte e un gran struscio di piedi stanchi e scarpe rotte, che si trascinano risuonando sul selciato. Alcuni agitano dei campanacci che battono il tempo, con ritmo lugubre.

Sulle porte degli appestati, gli usci sono sbarrati con travi incrociate.

Lunga dissolvenza sul monaco che guida la processione: Penitenziatevi, penitenziatevi…

Lunga pausa con schermo nero, poi, poco alla volta si fa giorno.

Si apre una nuova scena, tutto è mutato.

Il Legno della Croce alla foce del Salinello (foto di Bruno)

Giornata radiosa di sole. Aria primaverile.

Pasqua è alle porte. Domani è la Domenica Triste degli Ulivi ( ahi, passion di Cristo e di Milano). Triste per quello che avvenne dopo e perché Gesù sapeva che il suo destino stava per compiersi. C’è una processione anche qui, ben diversa dalla prima. La folla agita rami di palma, in segno di festa. Per terra un tappeto di foglie verdi, mai Gesù aveva trovato un’accoglienza così festosa come a Gerusalemme. Ma la festa volgerà presto in tragedia.

Gesù vuole riunire i suoi in una Ultima Cena, nella quale svelerà ciò che lo attende e dà istruzioni per il tempo in cui lui non ci sarà più, dando modo anche ai commensali di individuare colui che lo tradirà; Ma è un vero tradimento, o un accordo tra i due, affinché ciò che deve avvenire, si compia, così come stabilito? e se di questo si tratta, chi ha tradito chi? Giuda potrebbe affermare di essere stato tradito da Gesù, perché ha rifiutato di mettersi a capo della rivoluzione per la liberazione della Palestina?

Seguiranno il ritiro nel giardino di Getsemani, la transumanazione, il rimprovero fatto agli apostoli che aveva portato con sé perché vegliassero e invece si sono addormentati mentre egli sudava sangue e poi, in un ritmo sempre più incalzante, le ultime scene di un triller che volge verso la fine.

L’arrivo delle guardie, il bacio di Giuda, l’arresto, l’orecchio mozzato ad una guardia da Pietro, il rimprovero del prigioniero che viene trascinato via, al suo sostituto. E’ l’ora dello sbandamento.

Gesù salirà di nuovo sulla croce, morrà, il mondo si oscurerà, e il buon Giuseppe di Arimatea presterà un posto per la sepoltura del suo corpo, che viene chiuso con una pesante pietra. Tre giorni dopo, la pietra è rimossa e il corpo di Gesù non si troverà più. Cristo è risorto per il bene dell’umanità.

Questo perché il sacrificio si rinnova ogni anno e noi che siamo spettatori di questa storia straordinaria, chi siamo, i farisei falsi e bugiardi, gli accoliti del Sinedrio, che vollero la morte di colui che chiamavano eretico e bestemmiatore, o il buon samaritano che aiutò Gesù a portare la croce fin sul Calvario?.

Il corpo di Gesù scomparso, la pietra della sepoltura rimossa, per i credenti sono prove inoppugnabili dell’avvenuta resurrezione di Gesù e sua ascesa al cielo con tutto il corpo.

Per i sacerdoti, invece, si trattò di un trafugamento e di occultamento del cadavere effettuato dai discepoli, al fine di mettere in scena la finta resurrezione.

Fatto sta che i sacerdoti, proprio perché temevano una tale eventualità, avevano fatto mettere due guardie a custodia del luogo della sepoltura,le quali però dichiararono di non aver visto niente, perché colti da un profondo sonno.

Fu l’angelo disceso dal cielo, con la sua spada fiammeggiante a rimuovere il masso che chiudeva la tomba e ad addormentare i due guardiani, o questi furono narcotizzati da ignoti, che avrebbero rimosso anche la pietra?

Cristo in croce. Disegno e foto di Bruno

Noi, ora, in questa ricorrenza siamo alle prese con una pandemia, che come la peste di quella cittadella, sta mietendo vittime. Vi sembra l’ora della penitenza?

La pestilenza è già una penitenza, ma allora bisognerebbe dar ragione a quell’alto prelato che ha detto che è tutta colpa dei gay e degli abortisti! (C’è sempre qualcuno che è rimasto al medioevo)

Ma se anche un sol uomo buono si trovasse nella città d Sodoma, tu lo condanneresti per colpa di quei peccatori?

Senz’altro sì; se fossero almeno dieci…ma per uno solo…

Ma che cosa stai dicendo? Il Sindaco ha proibito Le Virtù per il primo di maggio e per maggio ce ne manca! Figuriamoci per le mazzarelle, ché Pasqua chiamala che mò arriva!

E la gita fuoriporta della Pasquetta? Niente, tutto a puttane!

Almeno ci risparmiamo i sepolcri, la processione del venerdì santo e la benedizione della casa, che il prete non può venire per il virus.

Ma nessuno ci può impedire di fare la pizza di pasqua e la pizza cola per i più piccoli, come giustamente e per tempo ci ha ricordato il caro amico Romolo, che saluto (ciao, Romolè! Oh, scusa, professò!).

Ma tant’è. Pasqua è una data importante e noi ce la passeremo in casa; Nemmeno ci possiamo riunire e fare quelle belle tavolate, venti venticinque persone, parenti ed amici arrivati da ogni parte del mondo.

Scopriremo il piacere dei banchetti in streaming, o in modalità smart ‘abbuff’.
 

                                                                       Passione di Gianni Cardelli

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