CARNEVALE 2020
Da anni non aspetto più il Carnevale e debbo dire che l’eccessiva euforia di molti per questa festa, mi ha sempre suscitato perplessità, anche nelle rarissime occasioni in cui, in un passato remoto, coinvolto da comitive folleggianti, ho provato anch’io a mettermi nei panni, falsi, del gaudente sciampagnone.
Ciò, però, non mi ha impedito di assistere con piacere a manifestazioni e sfilate, e di partecipare dello spirito gaudente dei più.
Infatti ora mi rattrista constatare che del Carnevale nessuno parla, sospese tutte le goliardate e, spero, le corse sfrenate di bande di ragazzini che per la verità finivano col trasformare una festa gioiosamente trasgressiva in una cosa molesta. Vietate le feste da ballo, che pure ho frequentato in passato. Invece delle maschere, in questi giorni, molti indossano le mascherine di protezione anti contaminazione, che non hanno messo neanche per lo smog salito a valori 100, 200 volte sopra la norma, ed anche queste, non sono reperibili neppure nelle farmacie, dove da tempo sono esaurite.
E se qualcuno, nonostante tutto, forse con l’intenzione antiscaramantica di forare la cappa che abbiamo sopra, si fa vedere per strada, con addosso una maschera, di quelle che un tempo ci facevano molto ridere, anziché allegria, mette malinconia.
Non bastavano Salvini, Renzi, Grillo e compagnia bella a guastarci i sonni e fugare i sogni di una vita già di per sé compromessa dall’instabilità perpetua, che si avverte in quelli che sono i cardini dell’esistenza, per motivi diversi, come l’esaurimento delle risorse, l’irreparabilità dei cambiamenti climatici a causa dei guasti procurati all’ambiente, le falle di un sistema economico che ogni giorno di più mostra la corda, per citare solo alcuni dei problemi che affliggono l’umanità oggi, ci voleva pure lo spettro della pandemia per corona virus, a farci arretrare di qualche secolo, riportandoci ai tempi delle calamità bibliche e pestilenze manzoniane, che si sono avvicendate nei secoli sul nostro bellissimo e sfortunato pianeta.
Ciò, però, non mi ha impedito di assistere con piacere a manifestazioni e sfilate, e di partecipare dello spirito gaudente dei più.
Infatti ora mi rattrista constatare che del Carnevale nessuno parla, sospese tutte le goliardate e, spero, le corse sfrenate di bande di ragazzini che per la verità finivano col trasformare una festa gioiosamente trasgressiva in una cosa molesta. Vietate le feste da ballo, che pure ho frequentato in passato. Invece delle maschere, in questi giorni, molti indossano le mascherine di protezione anti contaminazione, che non hanno messo neanche per lo smog salito a valori 100, 200 volte sopra la norma, ed anche queste, non sono reperibili neppure nelle farmacie, dove da tempo sono esaurite.
E se qualcuno, nonostante tutto, forse con l’intenzione antiscaramantica di forare la cappa che abbiamo sopra, si fa vedere per strada, con addosso una maschera, di quelle che un tempo ci facevano molto ridere, anziché allegria, mette malinconia.
Non bastavano Salvini, Renzi, Grillo e compagnia bella a guastarci i sonni e fugare i sogni di una vita già di per sé compromessa dall’instabilità perpetua, che si avverte in quelli che sono i cardini dell’esistenza, per motivi diversi, come l’esaurimento delle risorse, l’irreparabilità dei cambiamenti climatici a causa dei guasti procurati all’ambiente, le falle di un sistema economico che ogni giorno di più mostra la corda, per citare solo alcuni dei problemi che affliggono l’umanità oggi, ci voleva pure lo spettro della pandemia per corona virus, a farci arretrare di qualche secolo, riportandoci ai tempi delle calamità bibliche e pestilenze manzoniane, che si sono avvicendate nei secoli sul nostro bellissimo e sfortunato pianeta.
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