ECLISSI DELLE COSCIENZE

A me sembra che quello che è successo all’Istituto Industriale di Palermo, dove una insegnante è stata sospesa per 15 giorni e privata di metà dello stipendio, per un video fatto dai suoi alunni a seguito di una ricerca, in occasione del Giorno della Memoria, in cui vengono messi a confronto avvenimenti politici di oggi e fatti avvenuti in Italia durante il Fascismo, per trovare punti di contatto tra i due periodi storici, sia la più palese dimostrazione del fatto che i ragazzi di Palermo avevano ragione.

Incidente domestico. Parma, 2008

Sono in molti oggi a sostenere che la politica dell’attuale governo conduca pericolosamente ad una deriva che potrebbe portarci a rivivere cose già viste e sofferte nel famigerato ventennio e gli studenti di quell’Istituto, quand’anche avessero esagerato nei loro giudizi, non hanno fatto altro che inserirsi nel solco di questo filone interpretativo, che annovera opinionisti, giornalisti, scrittori ed intellettuali delle più diverse radici culturali e politiche, nei confronti dei quali non è stato possibile muovere alcuna contestazione o accusa.

Cosa questa comprensibilissima, perché le idee politiche, come tutte le idee, non possono essere censurate, vanno solo discusse, se non condivise.

Per questo motivo non ho apprezzato quanto detto ieri dal direttore del Telegiornale della Sette, il giornalista Enrico Mentana nel TG delle 20, commentando quanto accaduto a Palermo, il quale, nel riconfermare l’incensurabilità delle opinioni, ha aggiunto che, come non è ammesso che si neghi una verità storica, come quella della Shoah, cosa che fanno, impuniti, aggiungo io, i c.d. negazionisti, allo stesso modo non è consentito che ragazzi che sanno poco di storia, facciano raffronti improponibili fra cose molto diverse fra loro, e la “sparino grossa”.

Mentana ha dimenticato questa volta che se c’è una cosa che non può essere paragonata a niente, è la Shoah, che non è un’opinione, ma un fatto inoppugnabile ed indimenticabile, cosa per cui, negarne l’esistenza equivale ad un falso storico, oltre che un oltraggio alle vittime, ed è per questo che è stata istituita la Giornata della Memoria, che i ragazzi hanno inteso onorare in questo modo, mentre quelle espresse nel video, sono opinioni, che non possono essere censurate, ma, se non si è d’accordo, semmai, discusse e contestate.

Gli alunni dell’Istituto Industriale di Palermo hanno voluto denunciare, con il loro video, ben documentato ed argomentato, il fatto che si avvertono sintomi nella situazione politica italiana, di un ritorno a vecchi slogan, a vecchie concezioni, un modo di fare dei politici autoritario e antidemocratico, che richiamano l’atmosfera dei tempi bui della dittatura fascista , con la creazione di un clima di odio e di intolleranza, e la perdita della dignità umana, ora, come allora spesso trascurata dai modi di una politica che vorrebbe essere di innovazione (la c.d. “rivoluzione fascista” di ieri, come il “governo del cambiamento” odierno), ed invece è di semplice restaurazione.

Cosa che mi sembra verissima come attestato proprio da quello che è accaduto sotto i nostri occhi.

Chiedo che il video di cui trattasi venga proiettato in tutte le scuole d’Italia e liberamente discusso e che l’insegnante ingiustamente punita, venga reintegrata con le scuse delle autorità scolastiche e governative.

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