LA DISCENDENZA 12

Nel precedente post ho accennato al discorso dei cugini, 22 nella mia famiglia di origine, compresi i 5 Aielli (io, mio fratello e le tre sorelle). Questi 22 hanno generato altri figli, che nei confronti di ciascuno dei 22 si possono chiamare bis-cugini, mentre nei confronti dei figli degli appartenenti al gruppo dei 22, sarebbero bis-bis-cugini. Assurdo, qui il filo si perde...

                                    Alberto Sordi nel film di F.Fellini "I Vitelloni", Italia, 1953

L’origine della parola “cugino” è incerta; le ipotesi più attendibili sono due, entrambe dal latino: o deriva da “consobrinus”, un derivato dalla unione di “cum”, con, più “sororinus”, che significa “della sorella”, quindi in origine la parola doveva valere solo per i figli della sorella e non del fratello (“fraternus”), oppure discenderebbe da “congenius” con il significato di “generato insieme”, “consanguineo”. Comunque sia, i cugini nel nostro ordinamento sono i figli nati sia dal fratello che dalla sorella, del padre e della madre del soggetto considerato.

Finora ho parlato dei miei cugini, figli dei fratelli e delle sorelle di mio padre e di mia madre. Ma se voglio considerare i cugini dei miei figli, allora debbo parlare dei figli di mio fratello, delle mie sorelle, del fratello e della sorella di Fiorella. In tutto 17. Scendendo “per li rami”, abbiamo: i figli di mia sorella Rita, sposata Marcozzi, Anna, primario del Reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale di Teramo, Gianni (Giovanni), professore, Rossella, bancaria e Pinuccio (Giuseppe), professore; i figli delle altre due sorelle, Myriam sposata Ranalli e Maria Gabriella, sposata Norscia, rispettivamente, Tiziana, bancaria e Raffaele, funzionario presso l’Ufficio dell’Ordine dei Notai di Teramo, nonché per la seconda, Simonetta e Patrizia, liberi professionisti. I figli di mio fratello Vittorio e della moglie Teresa Manelli, Luca, funzionario di banca e Roderte, funzionaria di banca, I figli del fratello di Fiorella Lucio, sono Jacopo, ingegnere e Silvia; della sorella Ninfa, sposata Casalena, Sabrina. E, nei confronti di tutti quelli sopra nominati i miei quattro figli: Giuseppe Simone, ingegnere, Valentina, professoressa, Stefano, funzionario della Protezione Civile, Federica, impiegata presso l'Istituto Zooprofilattico di Teramo.

Tra i bis cugini, il cui novero potrebbe essere abbastanza ampio, mi piace nominare i figli di Giuliana, sposata Di Silvestre, cugina di Fiorella, che sono Sonia, Orazio e Simone, per una maggiore frequentazione che essi hanno avuto con la nostra famiglia, quella fondata da Fiorella e da me. Bis cugini nei confronti di Fiorella, bis bis cugini rispetto ai figli di Fiorella e miei. Più complesso il rapporto che corre tra Fiorella, i nostri figli e i parenti americani. Prendiamo Chris Nunan, figlio di una figlia di una sorellastra della madre di Fiorella, Floria Saponaro. Ancora più lungo il legame che conduce a Tullio Casalena, figlio di un cugino per parte di madre (figlio di una sorella della madre) del padre di Fiorella, Eliseo Di Eugenio, detto Raùl.

Finora ho parlato della discendenza mia, per parte paterna e materna. Per completare il quadro dei rapporti esistenti con i figli che abbiamo messo al mondo Fiorella e io, bisogna esaminare ora “l’altra faccia della luna”, il ramo paterno e materno di Fiorella.

Con il presente scritto, piuttosto tecnico e noioso, ho tentato di fare una messa a punto della situazione fino ad ora esaminata e sinceramente non so fino a che punto ci sia riuscito. Con i prossimi entrerò più nel vivo, ricalcando un mio precedente studio condotto su documenti originali custoditi da Fiorella relativi alla sua famiglia di origine.

Rimanete con noi, come dicono in TV per non far cambiare canale allo spettatore che “si è rotto”.

Commenti