DIATRIBA

Oggi come oggi la diatriba è scaduta ad una noiosa predica che si ripete costantemente, con effetti di nessun conto. "E' la solita diatriba che mi sono stufato di sentire: voglio fare come mi pare, reclamo il mio diritto di sbagliare!". Eppure anche in questo suo ultimo approdo di sciatta pedanteria, la diatriba, che fu un nobile modo di conversare o fare discorsi in pubblico o per iscritto, di alto contenuto filosofico o morale, conserva qualcosa della sua origine, che anzi ne richiama e rafforza, sebbene al contrario, la validità.

Fake news - 2017

Il termine, infatti, deriva dal greco "diatribè", composto dal prefisso "dia" che indica azione che si svolge nel tempo, e "tribo", un verbo che vuol dire sfrego, consumo, quindi impiego, per cui il senso della parola composta era sia quello di un logoramento avvenuto nel tempo, di un argomento di cui si fosse discusso a lungo, "abbiamo a lungo indugiato" facendone una disamina completa, da non doverci tornare più sopra, che del consumo del tempo stesso, impiegato, forse inutilmente, nella discussione.

Oggi la diatriba, diciamo che è tempo perso. Nessuno più si occupa o si preoccupa di chi perde il tempo in inutili prediche, che poi sono nella loro maggioranza o frutto di visioni arretrate del costume sociale che si evolve in continuazione a dispetto dei beghini che vorrebbero tenerlo sempre fermo, o, addirittura, vere e proprie falsità, come avviene spessissimo in campo politico.

Ecco per una volta una parola che non viene dal greco o dal latino, nonostante l'assonanza, ma nientemeno dagli Stati Uniti, demistificare deriva dalla parola composta "de" che vuol dire rimuovere, e "bunk", che significa fandonia quindi il verbo vuol dire smascherare le fake news e nel campo della comunicazione; oggi esiste argomento più attuale?

Ma la diatriba ha anche altri significati. Per esempio, nell’uso comune, un rimprovero senza sconti. "Per non aver fatto quello che mi era stato raccomandato, mi sono dovuto sorbire una di quelle diatribe che non ti dico!".

Ma ora è meglio non insistere.

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