FREGOLA

E chi non ha avuto almeno una volta una fregola nella vita? Io ne ho avute molte. Fregola come frenesia, una voglia smaniosa di qualcosa che al momento è irraggiungibile.

"Fregola" viene da "fregare", nel senso di "strofinare" e si riferiva all'origine all'abitudine che hanno le femmine di alcuni pesci, soprattutto d'acqua dolce, di strofinarsi sulle pietre del fondale, nel momento dell'eccitazione sessuale, per depositare le uova, che vengono fecondate dal maschio.

Diorama, 2013

Quindi si tratta di uno strofinare tipico di quella forma di smania data dalla voglia sessuale. In un primo tempo solo degli animali in calore; successivamente anche degli umani, con una larga accezione non più limitata all'ambito dell'attività sessuale, ma estesa a tutti i campi della bramosia, anche se a me sembra che anche in questi casi resti nella parola una allusione a quel significato originario, che per essere quello più sentito dagli uomini, è presente in ogni azione o comportamento di questo genere animale del tutto particolare che è l'uomo.

In sé e per sé, la parola si presta ad un uso largo, anche se, data l'origine di cui, ripeto, resta traccia nel termine stesso, è buona cosa non abusarne in maniera indiscriminata, rischiando in qualche caso di creare disagio, specialmente in determinati ambiti della società.

Ad una nobildonna non sarebbe cortese, per esempio, dire che ella ha una fregola incontenibile per l'arte o per la musica. In questi casi è meglio ricorrere a termini come "passione", "amore" che nella loro completezza e compostezza, non danno adito all'insorgere di retropensieri poco opportuni.

La fregola è quella dell'uomo comune che di colpo si scopre "fissato" per qualcosa. "Gli è venuta la fregola di calcare la scena, ma non sa recitare affatto!".

La fregola espone un po' al ridicolo colui che ne è affetto, ma in genere è passeggera, come appunto certi appetiti sessuali che, anche se non soddisfatti, dopo un certo tempo, si spengono.

Commenti