VOGLIO DIRE LA MIA

Sulla dannata "vexata quaestio" se debba il PD rimanere sull'Aventino o accettare l'abbraccio dei 5 stelle e contribuire alla formazione del nuovo governo, voglio dire la mia, nel rispetto di tutte le opinioni contrarie.

Cominciamo col dire che qui, come sempre da molto tempo, ci accaniamo a parlare di formule e non di politica, di tattiche partitiche e non di programmi. Segno che non abbiamo capito nulla della stangata ricevuta.

Foto del celebre fotografo Mimmo Jodice (particolare) rifotografata durante la mostra "Gli anni militanti" - Bologna, 2017

In secondo luogo parlare di Aventino è del tutto improprio per molti motivi. La direzione del partito ha optato per rimanere all'opposizione, interpretando la sconfitta come volontà del popolo in tale senso. Da altri si insiste sul concetto che non si vota per mandare all'opposizione. Il fatto è che non sono stati quelli che hanno votato PD a volerlo all'opposizione, ma quelli che non lo hanno votato.

Ma qui siamo ancora nei giochi di parole, che il popolo del PD, stufo di sentire, va a votare 5 stelle.

In via di principio è giusto dire "all'opposizione di che?" Non c'è un governo al quale opporsi. E quindi è preconcetta un'opposizione "a prescindere". Ma sappiamo che non è così, perché sia la Lega che il m5s, per tutta la campagna elettorale e anche molto prima, non si sono mai stancati di dire che loro combattevano per mandare a casa il governo di c.s., ritenuto il male assoluto. Ed ora che ci sono riusciti, sono forse pentiti? Avete sentito qualcuno degli avversari dire che vuole mandare avanti uno dei punti del programma del PD, alternativo a tutti gli altri?

Di Maio fa appello al senso di responsabilità dei partiti, ora che si tratta di cacciar lui dalle peste, gabellando la richiesta in nome dell'Italia da salvare.

Ma quando Bersani si presentò in umiltà a chiedere l'appoggio ai 5s, con un programma foltissimo di proposte, in linea di principio condivise da quel movimento, questo mandò due affossatori senza volontà propria, i quali irrisero alla richiesta e non vollero nemmeno sentire le proposte, respingendo in toto il programma, pregiudizialmente ed incondizionatamente. Allora non era in gioco l'Italia?

Il PD è all'opposizione, sulla base dei programmi della lega e dei 5 stelle. Quando sarà chiamato a confrontarsi con loro, se i programmi restano immutati, ne prenderà atto e resterà all'opposizione. Altrimenti accetterà il confronto e si vedrà chi avrà più a cuore le sorti del Paese.

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