DERIVA

Se si è immersi in una massa liquida in movimento, ad esempio il mare, che mai si ferma, la deriva è l'azione di spostamento che si subisce, per effetto della spinta conseguente, rispetto ad un punto fermo, per esempio una bitta di attracco. Naturalmente l'ipotesi prevede che la barca non sia ancorata, o che abbia tanta corda da potersi spostare fin al punto in cui la corda si tenda senza spezzarsi.

Journey is over (Croazia 2014)

La deriva del Partito Democratico è cominciata da quando Matteo Renzi ha levato l'ancora alla sua barca per farla partire con il vento in poppa, verso traguardi che sembravano allettanti. Poi il vento è cessato, le vele si sono afflosciate, il comandante non ha voluto prenderne atto e la deriva è finita sugli scogli. Diciamo che doveva succedere e se le tardiva decisione di lasciare la barca prima del naufragio, da parte di quelli che orgogliosamente si sono calati nella scialuppa dei Liberi ed Uguali (a chi?), tendeva a questo, al naufragio, non solo previsto, ma auspicato, il loro desiderio è stato esaudito e, se non fosse che anche per loro il risultato elettorale è fallimentare, si potrebbe affermare che da questo punto di vista, hanno vinto. Si tratta però di una ben triste vittoria che ha travolto le speranze di tutti quelli che ancora speravano in una impossibile rimonta.

La deriva si può anche chiamare, con termine non propriamente esatto, anche "scarroccio" e questo è sintomatico di una altro fenomeno, non meno emblematico del primo, perché riguarda un'altra formazione, quel Carroccio, che partito da lontano per fare a pezzi l'Italia, come il Barbarossa a suo tempo, da sempre minoritario se non nel nord padano-veneto, eletto a nazione col nome di Padania, "scarrocciando" e cioè con la semplice aggiunta di una "s" che fa la differenza, ha conquistato i consensi anche di tutti gli illusi del resto dello stivale, arrivando addirittura a far ipotizzare un governo a direzione leghista, che sappia ancorare saldamente il paese, arrestando il moto di scarrocciamento nel quale attualmente naviga.

Ma il fenomeno più evidente di queste elezioni è il successo dei cinque stelle. Approfittando della deriva dei primi e dello scarroccio dei secondi, "tomo-tomo, cacchio-cacchio", come avrebbe detto Totò se solo avesse potuto immaginare la sua Napoli in mano a longobardi ed ostrogoti, gli ex seguaci di un comico, ormai saldamente in pugno ad un suo pupillo, per caso napoletano, hanno steso sull'Italia una densa cortina fumogena, (con l'assurda promessa di dare mille euro a chiunque non faccia niente - figuriamoci gli applausi degli "sfaccimmi" di tutt'Italia!), che impedisce per il momento di vedere la marea montante della mucillagine che tra poco invaderà l'intera superficie del mare.

Mattarella pensaci tu!

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