AMMENNICOLO

Secondo voi cos'è un ammennicolo? Un particolare, un fronzolo, qualcosa che si aggiunge o che si toglie, che si appende, per caso? Una coda di paglia? Un pesce di aprile? Un pendentif (francesismo che significa "che pende", da noi corrisponde , in architettura, a "pennacchio") ?

Ferrari - 2012

Penso che degli ammennicoli ognuno si può fare l'idea che gli pare. Per me sono cose che pendono, come le frange di un vestito o le tendine di una finestra. Ma non solo. La parola è alquanto strana, sembra voler suggerire l'idea di qualcosa che sembra di poco conto ma che nasconde tra le pieghe o tra le righe, un che di non trascurabile. A volte un ammennicolo può essere parte di un tutto. Chissà quanti contratti, magari, non sono arrivati a conclusione, perché non ci si è messi d'accordo su qualche ammennicolo!

In effetti, all'origine, la parola aveva un'importanza notevole: significava sostegno, punto di forza, attracco. Questo valore semantico si faceva derivare dal tardo latino "admenniculum", che richiamerebbe il lemma di "minae", sporgenza, ma la cosa non è certa. In architettura, la sporgenza era utile come punto di appoggio, di travi, ponteggi ecc, per cui l'idea del sostegno, che si è fatta derivare da lì, era facilmente asportabile ed esportabile ed infatti, ben presto, passò a significare un particolare tipo di supporto di gusto bizantino, che dall'arte architettonica, ricca di particolari ridondanti, si trasferì a quella oratoria, col gusto di punteggiare il discorso di espressioni magniloquenti, di pignolerie pedantesche e puntigliose, per creare ostacoli e bizantinismi, come diremmo oggi. A sostegno di tesi controverse.

Fino al successivo passaggio, consistente nel dare alla parola il significato di "accessorio", utile ma non indispensabile. Eppure credo che la cosa debba essere un poco approfondita.

Ammennicolo sembra un diminutivo, per via della terminazione in "-colo", come avviene anche in "cunicolo" (dal latino "cunnus", buco e "coniculus", coniglio; anche qui, il buco diventa la tana del coniglio o viceversa, il coniglio che scava la buca, dà il nome alla buca).

Tubercolo, tentacolo, testicolo, reticolo, pulviscolo cavernicolo. Sono parole che tendono a sminuire, con un vago senso di disprezzo della cosa in sé. Quindi si tratterebbe di una cosa piccola, insignificante. Ma la parola ha in sé qualcosa di pretenzioso nella sua inusualità ed insinuosità, vuole essere presa in maggiore considerazione e non liquidata in questo modo. Nessuno sprecherebbe tante lettere per una cosa insignificante. Tutt'al più direbbe "minuzia", "tanticchia", vattelappesca.

Invece ammennicolo ha una sua dignità, non foss'altro che per l'origine. "Abbiamo elaborato un progetto di grande respiro, ora dobbiamo occuparci di alcuni dettagli, ammennicoli di poco conto". E il progetto si arena. Come mai? I dettagli evidentemente non erano così marginali. E' come quando si dice "non è l'abito che fa il monaco", o come invece diceva il mio amico Alfredo. "l'abito fa il monaco"?

Non voglio affermare che l'ammennicolo sia sempre un accessorio prestigioso. Dico solo che non vuole essere scambiato per una qualunque pinzillacchera. E lungi da qualsiasi tentativo di dare all'espressione un senso dispregiativo. Si tratta di cosa seria, al più simpaticamente ironica.

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