UBERTA'

Il simbolo più bello viene da una parola antica "uber", che in origine significava mammella e quindi tout-court fertilità. Fertilità della donna, della prole, dei campi e della mente umana. Cosa si può chiedere di più ad una parola?

Se si parla di mente, si dice anche lingua, del parlare ed ecco allora che da fecondo si passa a facondo, vocabolo che oltre alla capacità di esprimersi, vuole evidenziare la ricchezza dell'eloquio, la proprietà del linguaggio, l'abbondanza di idee e di parole di cui chi parla è dotato. Al contrario la difficoltà di parlare, di trovare le parole si chiama "infacondia", come la sterilità della terra è l'infecondità.

Opera esposta al MAMBO (BO) - 2017

Fertilità della mente facondità della lingua. "Facundus", in latino, da "fari", parlare, (più "cundus" suffisso), dalla cui radice "fa" derivano anche "affabile", "affabulare", ed infine la dolce "favella", la parola. Facondia quindi vuol dire facilità di parlare, ricchezza dell'eloquio, dal latino "loqui" parlare, donde anche "loquela" e "loquace" ed il più moderno "eloquenza".

Non vi sembri peregrino un commento estemporaneo che mi permetto a chiusura dell'argomento relativo all'ubertà (della pubertà, che è anch'esso un fenomeno di fertilità, ne parleremo un'altra volta): dal concetto di fertilità dipende tutto quanto noi pensiamo intorno alla vita; dalla fertilità e generosità della terra, dipende la nostra sopravvivenza, dalla fertilità umana la nostra capacità di riprodurci, dalla fertilità della mente, la nostra facoltà di elevarci dalla materia di cui siamo fatti e proiettarci in un altro mondo fatto di pensieri e di idee. Cioè tutto quello che siamo.

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