INVERNO

Lo scoiattolo è tornato a farsi vedere sui rami dell'olmo, indotto ad interrompere il suo sonno invernale dalla temperatura mite di questo gennaio un po' zoppicante. Quasi non ci crede.

Leo alla Torre di Mezzo (ecovillaggio) - 2016

Secondo me si rende conto anche lui dell'anomalia, perché sembra sbalordito, più che sorpreso. Un po' arruffato come uno che si è alzato da poco e di mala voglia; si guarda intorno e sfila una corsa, un po' incerta ; non sa dove andare: l'albero è spoglio e quasi non lo riconosce.

Di colpo si ferma, perplesso. Torna sui suoi passi. Poi, cauto si appallottola nell'incavo tra due rami e quasi non si vede più, mimetizzato nel bruno della corteccia. Immobile, per minuti. Più lunghi, che secondo le sue abitudini.

E quando riparte, è, questa volta, per saltare oltre l'ultimo stecco dell'olmo, sul braccio teso di un pino, di corsa, lungo il tronco rugoso, la testa in giù come la punta di una freccia, la coda in aria, alta come una bandiera. Uno svolazzo ed anche l'ultimo tratto di coda è inghiottito dall'edera folta del cespuglio. Un serpeggiare delle foglie indica dove è diretto nel sottobosco, ma ben preso si perde.

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