SARCASTICO

Il sarcasmo è una figura retorica, che come l'ironia, la satira e la caricatura, si avvale come mezzo espressivo della categoria del comico e del ridicolo. Sua caratteristica principale è quella di essere pungente, anzi tagliente ed il suo intento, più che allo scherzo, si indirizza allo scherno. Più che una osservazione è un'invettiva e solitamente è diretta non verso ma contro una persona determinata, al più un gruppo, quasi mai alla generalità della specie umana.


Ciò lo distingue dall'ironia che quasi sempre è bonaria, mentre esso è malevolo. E' una forma di aggressività che tende a colpire ciò a cui tiene di più chi ne è vittima, la dignità e a diminuirne l'autostima. Il sarcasmo è un attacco violento, a parole o mediante altri mezzi, tra i quali ricorrente è quello delle vignette pubblicate sui giornali, che ha un contenuto aspro e tagliente, tale da incidere sulla personalità del bersagliato.

La parola viene dal greco 'sarkaghein', che significa 'dilaniare, fare a brani come potrebbe fare un cane', il che è tutto dire. Si tratta di un'immagine brutta e terribilmente 'visiva', che dà il segno di quanto possa essere dilacerante una battuta o una caricatura sarcastica.

Il sarcasmo denota disprezzo nei confronti di chi si prende di mira. Al sarcasmo si risponde talvolta con altrettanta violenza, con invettive o anche col ricorso a mezzi di protezione giuridica dell'onorabilità della persona, come la denuncia e a querela. In genere si tende a stigmatizzare l'eccessiva sensibilità di alcuni protagonisti della scena politica, che insorgono in malo modo quando si vedono attaccati, giustificando l'autore dell'attacco col l'affermazione che trattasi di satira che come tale deve essere accettata e tollerata. D'altro canto, quanto più uno si agita di fronte ad un attacco , tanto più si amplia la platea degli osservatori, con danno del ricorrente stesso.

La satira, però, è cosa diversa dal sarcasmo. E' anch'essa una figura retorica, che si è sempre esercitata, con maggiore o minore intensità, fin dai tempi più antichi. Al tempo dei greci e dei romani era molto diffusa sotto forma di componimento poetico tendente a denunciare vizi e difetti della società e dei detentori del potere. Al giorno d'oggi non v'è personaggio pubblico che non venga bersagliato con la satira, sui mezzi d'informazione più diffusi, la stampa, il teatro, il cinema e la televisione.

La satira in origine era un piatto di primizie che veniva offerto agli dei (da 'satura', pieno e 'lanx' sottinteso che starebbe per 'piatto'). Gode quindi di nobili natali, al contrario del sarcasmo, che, come s'è visto, è cosa da cani. L'ironia e la satira sono quasi sempre gioiose, il sarcasmo ha più del rabbioso che del gioioso.

Un tipo di satira politica garbata fu fatta nel 2012, in occasione di una campagna elettorale, da un gruppo di giovani mediante un video fatto girare sui social, intitolato "Berlusconi e il terzo segreto di satira", oggi quanto mai attuale, in quanto già allora si metteva in ridicolo il ritorno di Berlusconi, dopo un'assenza che aveva fatto pensare ad una sua 'morte' politica, come la riesumazione di una salma; figuriamoci come sarebbe oggi!

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