BIZZARRO

Per chi è solito guardare dall'esterno, forte della sua conformità al modo di essere e di apparire dei più, bizzarro è tutto ciò che da questo 'essere normale' si allontana.

Bizzarro può essere, nella forma più soft, l'originale, che si distingue dal gruppo, per qualche particolarità. Che si mette in mostra per la stranezza di certi atteggiamenti, il modo di vestire, il parlare, esprimendo concetti non condivisi da tutti.

Ma bizzarro soprattutto è lo stravagante, colui dal quale ti puoi attendere una reazione inconsulta, imprevedibile, anche irata.

L'etimo della parola è incerto; sembra comunque che derivi dal tedesco 'bizzan', che vuol dire 'mordere', ma anche 'pungere', donde deriva 'puntiglio', 'puntiglioso' che è una delle particolarità del carattere bizzarro.

E' facile collegare bizzarro a 'bizza', che vuol dire capriccio, come è quello dei bambini che si adombrano talvolta senza un motivo preciso.

La bizzarria, che è il modo di manifestarsi di questo carattere, è tipica di certi cavalli, particolarmente focosi e dal comportamento irregolare, con l'impulso a reazioni improvvise, di fronte a determinate situazioni. Un cavallo si può imbizzarrire per la puntura di un tafano o per il pararsi davanti ad una siepe da saltare, di fronte alla quale, si ferma di colpo, sgroppando.

Secondo Boccaccio, che interpreta il verso di Dante che parla del 'fiorentino spirito bizzarro', questo termine è sinonimo di 'iracundo', ed infatti l'ira è tra le connotazioni di esso, non però, secondo un più moderno modo di intendere la parola, nel senso di esserne un elemento fondante, bensì una premessa. Come dire che 'bizzoso' è di chi è facile all'ira, ma non è questa a determinarne il carattere, bensì l'estrosità.

In genere la bizzarria viene vista come una caratteristica negativa del soggetto. Questo giudizio però risente, come dicevo all'inizio di un vizio di origine, stante il modo di vedere dei conformisti, per i quali, qualunque cosa esca fuori dalla c.d. 'normalità', è negativa.

Invece, in molti casi, l'essere bizzarro, per la sue doti di originalità, spontaneità, integrità, può riuscire utile e conveniente e quindi essere valutato in senso positivo per l'apporto di novità, rispetto al giudizio di conformità che spesso equivale a conformismo.

Non pertanto l'eccentricità, il non pedissequo rispetto delle regole, e perfino una certa dose di irascibilità, si riscontrano non di rado nella personalità dei geni.

Il sinonimo di bizzarro che più di tutti include i due aspetti della bizzarria, quello negativo e quello positivo, è forse 'estroso', che si dice di chi agisce secondo il proprio estro, quindi in maniera non conformistica, dove però il lato positivo, l'originalità, prevale su quello negativo, la sregolatezza, determinando un apprezzamento del comportamento giudicato tale. L'estrosità più della bizzarria è vista di buon occhio anche dal benpensante.

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