SFRACELLARE
Sfracellare o sfragellare è un termine popolare alquanto volgare. Significa fracassare, ridurre in pezzi. Deriva da un più antico 'fragellare', passato poi a flagellare.L'espressione 'minacciare sfracelli' nella sua truculenta evidenza contiene un che di debordante, che va oltre il senso in sé della parola, per assumere un aspetto per così dire un po' ironico, nella sua brutalità.
Come se la minaccia da parte di chi la riceve, non venisse presa in seria considerazione. Come provenisse da un gradasso che nessuno prende sul serio.
Gli sfracelli, così brutali, ma indeterminati, non sembrano reali. Sarebbe più efficace dire faccio un macello, oppure entrare nel merito ed annunciare la ritorsione o la punizione che si intende applicare (ti rompo il muso).
Invece lo sfracello è qualcosa di veramente terribile e temibile. E' il frammentarsi di una cosa, o di un corpo, a seguito di un urto violento che ne determina la rottura.
Il termine, qualunque sia la sua derivazione, fa riferimento nell'accezione attuale a 'macello' che è il luogo dove vengono uccisi e squartati gli animali destinati all'alimentazione umana.
L'accostamento che si fa di sfracellare con 'flagellare', in realtà mette in evidenza l'elemento in comune tra le due azioni, che è l'aspetto cruento che di solito appare nell'uno come nell'altro caso, di un corpo martoriato, trattandosi però, in quest'ultima ipotesi, di un più mite, si fa per dire, trattamento, consistente nell'infliggere alla vittima 'soltanto' colpi con una sferza, procurandogli lesioni , senza arrivare allo squartamento.
E' vero però che siamo sempre nel campo della macelleria.
Lo stesso termine viene usato più banalmente ma più serenamente (nel senso che nel suo svolgimento, non vi è implicata una responsabilità umana), per descrivere fenomeni nei quali l'azione violenta viene esercitata dagli elementi naturali e si abbatte su cose e persone, come quando si dice, il vento flagellava le fronde degli alberi, oppure le onde flagellavano la scogliera, o anche gli escursionisti erano flagellati da raffiche di pioggia.
Per indicare una situazione di grande confusione, mista ad uno sfracello o sfacelo, si usa un termine di derivazione storica, si dice sembra o è un 'ambaradam', che deriva da un periodo non proprio onorevole della nostra storia patria. Fa infatti riferimento ad una battaglia combattuta dall'Italia fascista nel 1936 contro gli etiopi, nell'altopiano etiopico di Amba Aradam, vinta dagli italiani con l'uso di gas letali, vietati, che fecero circa 20.000 vittime tra militari e civili.
Più accettabile un'altra espressione anch'essa di derivazione storica, 'fare un quarantotto', che richiama invece i moti rivoluzionari del 1848.
Come se la minaccia da parte di chi la riceve, non venisse presa in seria considerazione. Come provenisse da un gradasso che nessuno prende sul serio.
Gli sfracelli, così brutali, ma indeterminati, non sembrano reali. Sarebbe più efficace dire faccio un macello, oppure entrare nel merito ed annunciare la ritorsione o la punizione che si intende applicare (ti rompo il muso).
Invece lo sfracello è qualcosa di veramente terribile e temibile. E' il frammentarsi di una cosa, o di un corpo, a seguito di un urto violento che ne determina la rottura.
Il termine, qualunque sia la sua derivazione, fa riferimento nell'accezione attuale a 'macello' che è il luogo dove vengono uccisi e squartati gli animali destinati all'alimentazione umana.
L'accostamento che si fa di sfracellare con 'flagellare', in realtà mette in evidenza l'elemento in comune tra le due azioni, che è l'aspetto cruento che di solito appare nell'uno come nell'altro caso, di un corpo martoriato, trattandosi però, in quest'ultima ipotesi, di un più mite, si fa per dire, trattamento, consistente nell'infliggere alla vittima 'soltanto' colpi con una sferza, procurandogli lesioni , senza arrivare allo squartamento.
E' vero però che siamo sempre nel campo della macelleria.
Lo stesso termine viene usato più banalmente ma più serenamente (nel senso che nel suo svolgimento, non vi è implicata una responsabilità umana), per descrivere fenomeni nei quali l'azione violenta viene esercitata dagli elementi naturali e si abbatte su cose e persone, come quando si dice, il vento flagellava le fronde degli alberi, oppure le onde flagellavano la scogliera, o anche gli escursionisti erano flagellati da raffiche di pioggia.
Per indicare una situazione di grande confusione, mista ad uno sfracello o sfacelo, si usa un termine di derivazione storica, si dice sembra o è un 'ambaradam', che deriva da un periodo non proprio onorevole della nostra storia patria. Fa infatti riferimento ad una battaglia combattuta dall'Italia fascista nel 1936 contro gli etiopi, nell'altopiano etiopico di Amba Aradam, vinta dagli italiani con l'uso di gas letali, vietati, che fecero circa 20.000 vittime tra militari e civili.
Più accettabile un'altra espressione anch'essa di derivazione storica, 'fare un quarantotto', che richiama invece i moti rivoluzionari del 1848.
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