ESAUSTIVO - ESAURIENTE

Esaustivo è un termine che indica la completezza. Quando tutto è stato detto, o tutto è stato fatto del dicibile e del fattibile, riguardo ad una determinata cosa, o argomento, allora si dice che il risultato è esaustivo, nel senso che esaurisce tutto l'armamentario che avevamo a disposizione per raggiungere quello scopo.

Deriva dal latino 'exahaustus', esausto, participio passato di exhaurire, che vuol dire esaurire, finire, ultimare (le scorte).

E' un sinonimo, anzi IL sinonimo di 'esauriente', che ha come radice 'exhauriens', participio presente dello stesso verbo exhaurire.

E' singolare che entrambi i termini abbiano a che fare con l'esaurimento ed è bene riflettere sul fatto che una persona esausta è vicina all'esaurimento.

Anche delle pile si dice che sono esauste, per indicare che sono scariche.

L'unica differenza esistente fra i due termini praticamente uguali, quanto al significato, consiste nel fatto che, mentre nel primo l' azione dell'esaurirsi si è già verificata (si è esaurita), nel secondo si sta contestualmente verificando (si sta esaurendo) .

Un discorso sulla teoria dei massimi sistemi, come pure quello sul sesso degli angeli, si possono ritenere esaustivi, quando non c'è più nulla da dire al riguardo, l'oratore tace e l'uditorio si guarda intorno e non ha domande da porre. Sono invece da considerare esaurienti quando l'oratore insiste su alcuni concetti e si ferma in attesa; non vi sono domande e qualcuno interviene per dire “Abbiamo capito; basta così!”. Ma come si può vedere, il divario è tutto nei tempi, participio passato nel primo caso, presente nel secondo, del verbo latino che è alla base delle due parole.

Un discorso troppo lungo e noioso può diventare estenuante. Questa bella parola deriva dal latino ed è composta da 'ex' rinforzativo, più 'tenuàre', che vuol dire rendere debole, assottigliare, diminuire. Nel caso specifico, dopo aver a lungo ascoltato cercando di mantenere salda l'attenzione, l'individuo sente diminuire le forze e 'diventa debole', non ce la fa più.

Il giusto sarebbe applicare la regola della sufficienza, come a scuola. 'Neque plus sapias quam necesse est, ne obstupescas', non cercare di sapere più di quanto sia necessario, per non correre il rischio di rincitrullire.

Anche se la misura non è colma, basta che sia sufficiente ( da 'sub', sotto, più 'facere', fare, che vuol dire bastevole, anche se di poco al di sopra del necessario, di stretta misura.

Il contrario di sufficiente è 'abbondante', che va oltre il necessario. Il contrario di insufficiente è sovrabbondante, soverchiante. Sapete che alcuni grammatici chiamano 'sovrabbondanti' i nomi che al plurale possono avere due generi, maschile o femminile, con lo stesso significato o con due significati diversi?

(es. frutti, frutta, usati indifferentemente; muri, mura, oppure fili, fila con un significato diverso).

'Sed de hoc satis', o, se preferite, 'it's enough.

Commenti

  1. Ma esauriente/esaustivo devono essere riferiti solo a discorsi e spiegazioni o si possono riferire anche alla persona? E.g. "Grazie, è stato molto esauriente"

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  2. Penso che anche nell'esempio fatto, esauriente sia la risposta della persona interpellata, non lui stesso. D'altro canto, una persona per essere esaustiva/esauriente, come dovrebbe essere?

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  3. Per me esaustivo viene solo dall'Inglese exhaustive. Esauriente ha lo stesso significato...
    Son quelle parole, quelle baggianate che si usano a sproposito in Italia, per far credere di essere colti, come anche location...

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    1. Sono totalmente d’accordo

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    2. Ma anche la parola inglese deriva dal latino. È un "cavallo di ritorno". Ed essendo la lingua italiana figlia del latino, il termine è qualcosa di più di un semplice "cultismo". Certe parole fanno già parte del nostro DNA linguistico e non c'è niente di strano ad usarle a proposito.

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